ecommerce-dati-ottimizzazioneNel 2016 il giro d’affari dell’ecommerce è cresciuto del 17%: lo sostiene l’ultimo Osservatorio Netcomm del Politecnico di Milano che evidenzia come a trainare la crescita siano stati il turismo (+11%), l’informatica e l’elettronica (+22%), l’abbigliamento (+25%), l’editoria (+16%). Tra i settori emergenti appare poi l’agroalimentare con un +29% e un valore stimato intorno ai 530 milioni e l’arredamento a 570 milioni di euro (+39%).

Ma c’è di più: si stima che il numero degli acquisti online e quindi il commercio elettronico sia destinato a crescere, stando alle stime elaborate dall’Osservatorio. E pensare che nel 2013 solo il 4% delle aziende italiane vendeva online, contro un 15% della media europea.

Dati che fanno ben sperare anche se nel 2016 la quota di fatturato delle imprese italiane generata dall’ecommerce era del 9% contro il 17% della media europea. Inoltre solo il 26% degli italiani aveva fatto almeno un acquisto online, contro il 53% della media europea.

Chi vende online oggi in Italia ha un fatturato estero significativamente più alto rispetto a chi vende offline, per una percentuale del 14,7% mentre le imprese low web che non utilizzano la rete come parte integrante del loro core business perdono numerose opportunità con un fatturato estero mediamente pari al 4%.

Infine il 2016 ha segnato la crescita degli acquisti da mobile, con il 22% dei grandi acquirenti che ha fatto l’ordine tramite smartphone (+33% rispetto all’anno precedente).

ecommerce-incremento-venditeEcommerce: le caratteristiche del sito vincente

Abbiamo visto sopra come l’ecommerce stia vivendo una costante crescita anche in Italia in linea con quanto accade in Europa, ma quali sono le caratteristiche che un sito di ecommerce deve avere per creare business e incrementare il fatturato dell’azienda?

La regola alla base della creazione di un buon sito di ecommerce è la stessa che vale nel commercio tradizionale offline: mettere il cliente a proprio agio, assicurare la facilità di accesso ai prodotti e ispirare fiducia. Ma tutto questo non basta.

Un buon sito di ecommerce deve garantire una visualizzazione ottimale su tutti i dispositivi mobile ed essere quindi user friendly, assicurare una user experience piacevole durante l’acquisto online, infondere fiducia descrivendo con chiarezza l’azienda e le sue attività, assicurare pagamenti sicuri ed essere di semplice utilizzo. Non tutti i potenziali acquirenti sono infatti esperti utenti di Internet, perciò meglio avere un sito pulito con un processo d’acquisto chiaro dalla ricerca del prodotto al completamento dell’acquisto. Davanti alla prima difficoltà infatti il consumatore sarà portato ad abbandonare il sito.

Accanto a queste caratteristiche che sono riferite al mondo della comunicazione e sono quindi più emozionali, l’ecommerce deve soddisfare anche requisiti tecnici.

I requisiti tecnici del buon sito di ecommerce

Vediamo nel dettaglio anche gli aspetti tecnici del sito di ecommerce che vende, perché non basta comunicare in modo chiaro e convincente all’utente ma bisogna anche ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca.

Innanzitutto le pagine devono essere ottimizzate per la ricerca e va studiata in ogni dettaglio una vera e propria strategia SEO che ottimizzi URL, densità delle parole chiave, descrizioni e contenuti per ottenere la massima visibilità sui motori di ricerca.

Il sito va poi monitorato tenendo sotto controllo i percorsi di navigazione degli utenti, analizzando il numero di accessi, la provenienza, le pagine visitate. Grazie a queste statistiche si può ottimizzare costantemente il proprio ecommerce e trovare la soluzione a eventuali criticità emerse. Per ottenere questi dati ci si può affidare a Google Analytics.

Il sito deve offrire molteplici opzioni di pagamento per evitare la fuga del cliente e aumentare il valore e la credibilità dell’azienda oltre ad offrire una esperienza su misura predisponendo il cliente all’acquisto.

Anche la navigazione dovrebbe avvenire con diverse opzioni così come la ricerca del prodotto, magari fornendo risultati di ricerca ordinati per prezzo, popolarità, confronto con altri prodotti e assicurando una visualizzazione approfondita delle immagini  e delle informazioni tecniche. Lo zoom, una buona gallery e un ricco contenuto testuale porterà l’utente a fidarsi e completare l’acquisto.

Infine vanno studiati con attenzione i meccanismi di cross-selling e up-selling, proponendo al cliente che entra nella scheda prodotto articoli associabili a quello che sta guardando (cross-selling) o altri prodotti che lo possono interessare (up-selling al momento del check out).

Se poi avete buoni prodotti e volete migliorare visibilità e reputazione online permettete ai clienti di commentare i prodotti, in quanto il potenziale cliente si fida molto di più delle valutazioni di altri utenti piuttosto che della scheda prodotto aziendale.

Naturalmente affinchè si possano soddisfare tutti questi requisiti l’ecommerce deve essere installato su una piattaforma valida e performante, studiata ad hoc per l’azienda oppure basata sui più noti Woocommerce o Prestashop.

Come potete vedere realizzare un ecommerce che vende è una attività complessa che richiede competenze di web design, marketing, psicologia, programmazione e non può essere affidata a chiunque.

E tu hai già realizzato il tuo ecommerce e vuoi scoprire come vendere di più online? Oppure hai in programma di realizzarne uno per il 2017 appena cominciato? Contattami, studieremo assieme la soluzione più adatta alle tue esigenze.